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Una cassa di espansione per prevenire le piene eccessive del Vingone

La Giunta comunale approva il progetto preliminare. Costo complessivo 2 milioni di euro. Il torrente ogni 30 anni potrebbe esondare ed è necessario monitorare il corso d'acqua. Per evitare saranno realizzate delle bocche tarate

Approvato dalla giunta comunale di Scandicci il progetto preliminare della cassa di espansione in linea nell'alto bacino del torrente Vingone. Secondo alcuni dati in possesso dell'amministrazione comunale il torrente Vingone ogni 30 anni potrebbe esondare ed è necessario tenerlo sotto controllo, monitorandone il corso d'acqua. Per evitare saranno realizzate delle bocche tarate. Il progetto avrà un costo complessivo di 2 milioni di euro.

Lo scorso anno il Genio Civile ha rilevato alcune criticità dal punto di vista idraulico, nel caso di esondazioni del torrente verso il centro abitato di Scandicci in prossimità del ponte di via Roma/ Piazzale Kennedy, ma non riteneva di individuare interventi strutturali sul corso d'acqua per la riduzione de rischio. In breve non si può intervenire direttamente sul Vingone, ma a monte sul borro Soglia.

Da questo punto di vista, invece, l'amministrazione vuole individuare interventi risolutivi che possano consentire di superare gli allagamenti ed i ristagni delle acque sulle zone edificate o da edificare. L'intervento che sarà fatto sl torrente, saranno due bocche tarate un a monte e una sul borro Soglia, rispettivamente con una capacità idraulica di 51.700 metro cubi e 38400 metri cubi.

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