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Scandicci, ha chiuso la Despar di via Monti

Presidio spontaneo davanti al supermercato dei lavoratori e cittadini uniti contro la chiusura. 18 posti di lavoro a rischio

Despar dice addio a Scandicci. Da Venerdì 19 settembre il supermercato ha tirato giù le saracinesche. Una “chiusura atipica”, come l’hanno definita i sindacati, non perché il punto vendita non incassa ma solo come effetto domino del fallimento di Cadla.

 Per protestare contro questa decisione, questo pomeriggio sindacati e lavoratori hanno improvvisato un presidio di fronte al negozio di via Monti. Subito molti cittadini si sono uniti alla protesta ed è arrivato anche l’assessore alla promozione del Territorio Andrea Anichini.

A rischio 18 professionalità che lavorano in Despar anche da quasi 30 anni. La chiusura del punto vendita crea preoccupazione anche nei residenti perché il supermercato è l’unica realtà della grande distribuzione presente in quella zona a Scandicci. Un negozio che è sempre stato un punto di riferimento per molti cittadini della zona, in maggioranza anziani.

“Da tempo si parla di un interessamento di un grande marchio – si legge in una nota della Filcams Cgil -  ma l’incertezza sulla trattativa e la mancanza di notizie, preoccupa fortemente sia per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, che adesso sono in cassa integrazione a zero ore, che per quello di questo importante esercizio commerciale nel territorio”.

Questo Despar sottilineano i sindacati negli ultimi 3 anni è stato uno dei primi punti vendita per incassi. “Aspetteremo con fiducia - spiega Chiara Liberati della CGIL – una settimana se ci saranno notizie poi agiremo di conseguenza on un altro tipo di presidio”.

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