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Scandicci, dal 30 settembre il nuovo Centro Rogers: ecco come sarà

La prima inaugurazione il 30 settembre, con una parte della piazza, l'auditorium ed i primi fondi commerciali. Abbigliamento, calzature, erboristeria, bar e ottica questi i principali settori merceologi presenti

Si avvicina l'inaugurazione del Centro Rogers e così la nuova Scandicci sarà ufficialmente nata. Il lavori sono iniziati il 15 novembre 2010 ed a tempo di record già il 30 settembre ci sarà una prima inaugurazione come spiega l'assessore alle politiche economiche e commercio Andrea Giorgi “dal 30 settembre in poi ci consegneranno una parte della piazza pedonale, il piano terra commerciale dell'auditorium e dovrebbero aver completato i lavori dei negozi del piano terra della parte residenziale e direzionale”.

“Tram e stazione cuore del centro” così Richard Rogers architetto americano a cui Scandicci deve questa nuova importante opera che ha cambiato il futuro della città, ha definito la sua opera. Oltre al centro Rogers ha progettato oltre alla stazione della tramvia, la nuova piazza della Resistenza, l’auditorium, un edificio di 31 metri per uffici, palazzi per la residenza e negozi. L'area sarà interamente pedonalizzata. Il costo di costruzione è di 33.950.000 euro. Nel nuovo centro sono in corso di ultimazione gli spazi residenziali per 7258 metri quadri circa 80 appartamenti, e ambienti per il commercio per 2363 mq, mentre sono in fase di realizzazione superfici direzionali per 3962 metri quadri e 2697 metri quadri per l’auditorium.

“ Il centro Rogers- spiega l'assessore Giorgi – è diviso in 4 pezzi il commerciale sotto, la struttura più grande dove saranno tutti uffici, c'è la parte dell'auditorium al piano di sopra e sotto commerciale e poi la piazza pubblica. Una struttura che cambia Scandicci come impatto visivo, ma che nasce con una visione ben precisa, un lavoro sull'identità. E' il risultato di una visione degli anni Settanta. Ha avuto una gestazione particolarmente lunga, non è un caso che il Palazzo Comunale sia stata fatto qui, dove non c'era assolutamente niente. A quel tempo c'era già l'idea, la volontà di rafforzare l'identità scandiccese”

All'interno del nuovo centro ci sarà una galleria commerciale oltre 10 negozi che animeranno appunto da fine settembre la struttura di Rogers. C'è chi come i proprietari di The end hanno fatto la liquidazione della merce per trasferirsi nella nuova location. Assieme a The end ci saranno anche Benetton, Tezenis, Calzedonia, Ottica Galli, Prima Donna calzature, Le mie Erbe ed Easymarket abbigliamento bambino.

Nuovo Centro Rogers a Scandicci

Il Centro come spiegava anche l'assessore Giorgi cambia il punto di vista di Scandicci, ma è anche una struttura che si inserisce, come viene spiegato nella scheda del progetto, “nella piazza non come semplice pensilina di attesa del tram, ma piuttosto come copertura pregiata che comprende al di sotto anche le banchine della fermata”.

“Nel fattore identitario c'è anche una sfida – continua l'assessore Giorgi – all'architettura moderna. Di fronte alla città di Firenze che vive con i vantaggi, ma anche il peso della sua natura rinascimentale e a volte fa fatica a stare sulla architettura nuova, le nuove forme. Scandicci si è candidata nell'area metropolitana come una città di sperimentazione, di innovazione e di cambiamento anche”.

Giorgi sottolinea che il progetto è stato realizzato dall'associazione di imprese Scandicci Centro srl che si è aggiudicata il bando europeo per il project financing.

“Un successo, su cui il comune non centra nulla, però sul centro è successo che una serie di imprenditori scandiccesi si sono messi insieme, hanno costituito una società ed ha comprato i fondi del centro. Questo vuol dire che gli imprenditori, i commercianti di questa zona hanno creduto nel nuovo centro ed hanno deciso di investire oltre 7 milioni di euro in un 'operazione in questo momento particolarmente importante. Secondo è che non è successo che i fondi ce l'ha un costruttore che fa speculazione finanziaria, ma ce l'hanno i commercianti che gestiscono i fondi e e le attività commerciali in funzione del potenziamento del tessuto economico non solo del centro ma di tutta la città. Non succederà che nei fondi commerciali venga fuori videopoker e altro”.

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